Quale sarà il futuro dell’interior design e dell’architettura?

L’obbligo di restare a casa ha stravolto la nostra quotidianità, costringendoci a ripensare all’organizzazione dei tempi della giornata e all’uso dello spazio domestico. Sono molti gli italiani che vogliono ripensare e riorganizzare la propria casa per renderla sempre più adatta a nuovi bisogni, stili di vita e modelli di abitare. L’obiettivo è soprattutto far diventare la propria casa un vero rifugio, il luogo in cui ritrovare la propria felicità.

Star bene in casa propria vale quanto sentirsi bene con se stessi.

3 must have per l’interior design del futuro

1. Interior design e psicologia.

L’ascolto della persona, dei suoi bisogni e dei suoi sogni, alla base di un progetto di interior design. Casa è il luogo nel quale ci si sente al sicuro, a proprio agio, ma anche nel quale invitiamo le persone che fanno parte della nostra vita e sono importanti per noi. Casa è il luogo in cui ci sentiamo parte di un gruppo che accetta chi siamo. Eliminare il superfluo sarà il primo passo: il decluttering è terapeutico. Il metodo KonMari ideato da Marie Kondo, scrittrice giapponese del libro ormai diventato best-seller “Il magico potere del riordino” spiega come migliorare gli spazi abitativi. È scientificamente dimostrato che meno oggetti si hanno intorno, più si trae benessere a livello psicologico. Tutto ciò che non si utilizza da tempo genera disordine e, di conseguenza anche una sorta di disagio e di confusione nelle persone.

La psicologia dell’abitare afferma che la casa rappresenta l’estensione fisica ed architettonica del nostro essere interiore.

2. Interior design sartoriale

Personalizzazione al dettaglio. L’interior design diventa un viaggio suggestivo tra tradizione, manualità e creatività, attraverso botteghe ultracentenarie per creare su misura spazi interni costruiti intorno all’uomo, al suo benessere ed alle sue esigenze.

Una comfort zone i cui materiali scaldino l’anima e le palette cromatiche, accarezzano tessuti, tappeti e wallpaper.

Un percorso che punta a prodotti che contribuiscono al piacere di vivere la quotidianità nel massimo relax. Unico filo conduttore la preziosità della materia e del processo di lavorazione. Comfort visivo, tattile o olfattivo che questi materiali producono in chi li sceglie e li vive.

In un mondo sempre più digitale, abbiamo bisogno di oggetti con cui instaurare una relazione personale: vogliamo ritrovare il piacere del pezzo bello da toccare.

(India Mahdavi)

3. Interior design e smart home

Nella casa del futuro, la giornata inizia con la canzone preferita come sveglia, gli ambienti sono già riscaldati di primo mattino, le tapparelle si alzano automaticamente e arrivati in cucina il caffè è già pronto. I sistemi intelligenti possono apprendere le tue abitudini e utilizzarle per migliorare la tua qualità di vita, risparmiare energia, e rendere la tua casa più efficiente e sicura. Forse non ci crederete, ma per ottenere questo scenario sarà sufficiente introdurre dispositivi smart, senza rivoluzionare la casa e in poche mosse.

In conclusione

Creare un ambiente piacevole, che influenzi positivamente l’umore degli abitanti, rappresenta un obiettivo centrale dell’arredamento d’interni.

La casa rimane il luogo che più di tutti vi rappresenta, parla di voi, della vostra storia. L’ultima parola spetterà sempre solo a voi!

Simone Lenzini

Foto da Pinterest

 

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